22.7.10

06/04/10 mart: Yokohama e tempura.

Fremevo di gioia, in questo giorno abbiamo compilato, scambiato, insomma fatto tutta la procedura per avere i JR Rail Pass! Premessa, il JR Rail Pass è un biglietto che si acquista NON in japponia, ma all’estero (in Italia ci sono 2 agenzie che se ne occupano), dopo aver fatto il bonifico all’agenzia, quest’ultima ti invierà dei vaucher che dovranno poi essere scambiati presso una stazione JR che può fare la procedura, previa compilazione di qualche modulo. Il JR Rail Pass ti permettere salire in tutti i treni (tranne lo Shinkansen ultra mega figo, il NUZOMI) marchiati JR per un tot arco di tempo. Ovviamente in quelli con prenotazione obbligatoria è necessario effettuarla, per tutti gli altri basta salire nelle carrozze riservate a posti non prenotati. Precisiamo che là esistono ancora le carrozze fumatori, quindi attenzione dove vi sedete se vi da fastidio il fumo.
Tornando al JR Rail Pass, se considerate che l’efficienza del servizio di trasporti jappo la paghi eccome, è assolutamente conveniente prenderlo se avete intenzione di muovervi un po’(infatti in Giappone non è possibile acquistarlo proprio perché agli stessi jappi converrebbe prenderlo, invece è pensata solo come una agevolazione per turisti). Tra l’altro è possibile usarlo anche per tutti i servizi di metropolitana marchiati JR, quindi conviene tenerlo sempre a portata in modo da poter risparmiare anche per la metro.
Il JR Rail Pass ha forma e grandezza di una carta d’identità, è cartonato, plastificato, ha una bellissima immagine metallizzata della famosa onda, e dentro ha timbrato ben in grosso il giorno di scadenza. Una volta che ce l’hai infatti non devi passare dalle porte elettroniche facendo passare biglietto o la scheda magnetica Suica o Pasmo, ma devi passare dal corridoio accanto, dove ci son i controllori, tenendo aperto il JR Rail Pass sulla data di scadenza. I JR Rail Pass sono nominali, ma nessuno ha mai controllato i nomi, a noi è sempre capitato che guardassero solo il timbro della data.
Avevamo già calcolato che tutta la procedura in stazione ci avrebbe portato via un po’ di tempo, quindi la gita prevista per oggi è Yokohama, la Tokyo del mare. Scendiamo e ci ritroviamo in centro a Yokohama, dove prima ci dedichiamo al pranzo (il solito cane morto Yoshida più un dolcetto alla crema a forma di trota) e a qualche spesa (Tokyo Hands.. un reparto solo per fumettisti - I retini! I retini!, qualsiasi cosa per disegno e grafica ecc.. ci avrei direttamente bonificato il mio stipendio e che cavoli), poi realizziamo che siamo sì in centro a Yokohama, ma per vedere il mare è necessario prendere un altro treno che ci avvcini un po’. Quindi altro treno, e finalmente dopo aver attraversato un po’ di strade, e passeggiato accanto a centri congressi lucidissimi e modernissimi, troviamo un bellissimo parco sul mare, premesso che in quel punto lì non c’era spiaggia, ma una banchina piccina recintata. Freddo e vento a parte, l’acqua non mi faceva venire proprio tanta voglia di un bagno. Però la giornata era assolata e si stava benissimo stesi nel parchetto.
Attraversiamo un ponte che costeggia un coloratissimo luna park e saliamo sulla Yokohama Tower, (la prima di parecchie seguenti torri di osservazione), veramente ben organizzata, con acquari con pesci e crostacei rari (compresi i cavallucci marini! Non li avevo mai visti! Veramente eleganti nel muoversi) e ristorantino con vista sul tramonto (pure noi abbiamo goduto della vista seduti ai piedi del binocolo nel ristorante). Insomma tra la visuale e gli acquari, calcolando che il sole tramonta relativamente presto (18e30, non hanno l’ora legale, e il sole sale in cielo molto presto, già sulle cinque scarse albeggia), ci siamo goduti pure noi del meraviglioso tramonto sulle catene di monti dietro la città (perché quello che vedi è città - catena dei monti, sembra bidimensionale, disegnata dietro, giusto a Kyoto, un po’ montuosa c’è un po’ di tridimensionalità).
Torniamo a “casa” e scopriamo che in una via accanto alla solita che percorrevamo, in realtà ci sono un sacco di divertimenti notturni (un Hub con musica al vivo, diversi ristoranti, pachinko e persino un Host Club!), quindi per cena ci buttiamo su un bel tempura, che altro non è che fritto di pesce, ma la cosa che lo differenzia dai nostri è la pastella, croccante all’ennesima.
Birra Combini, e a nanna, per il giorno successivo è prevista una bella levataccia!

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